Fuga per la vittoria

13 06 2013

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Ok non posso più tergiversare. Simona mi ha convinta, scrivo di nuovo.

Scrivo perchè parto. Parto perchè non ne posso più, ho bisogno di avere almeno la speranza di avere un futuro, parto per avere una formazione medica migliore, per imparare di più e meglio, parto perchè ho svariati progetti di ricerca e sperimentazione già quasi pronti per partire ma qui mi hanno sempre chiuso la porta in faccia -anche se ho offerto il mio lavoro gratis-. La percezione, o meglio la certezza, di sbattere ogni volta contro un muro, rimbalzando cercando di imitare “Ercolino sempre in piedi”, ovvero cercando di non cadere e ritrovare il proprio baricentro. Purtroppo ho capito definitivamente che qui le alternative più facili per andare avanti sono 3:

a) Essere figlio di, parente di, raccomandato da

b) Essere già Professori e/o con una carica pubblica riconosciuta

c) Essere amici di. Il di include persone influenti e/o i viscidoni con 200 mila contatti grazie a cui si riesce ad entrare in gruppi di “amici”.

Qui funziona tutto a cerchie, dal baronato in giù. Anche il più sfigato dei ricercatori, con lo studio impolverato e ingiallito, un computer venuto giusto dopo il commodor 64, ha il suo gruppo. O stai dentro o stai fuori. Se sei fuori, se non hai una borsa di studio, se non sei già ricercatore ufficiale, se non sei già prof col cavolo che puoi fare qualcosa! Qui tutto ha bisogno di carte, di certificati, di titoli che servono solo per essere appesi ai muri dato che vengono ottenuti dopo una formazione che è fra le ultime in Europa come qualità.

Non ci sono chances, e non ho intenzione di fare alcuna fatica per rientrare nel gruppo b o gruppo c! (Il gruppo a l’abbiamo già scartato a priori essendo figlia ovviamente dei miei genitori, i quali però non hanno ruoli tali da poter raccomandare e in ogni caso non lo farebbero mai).

Quindi parto! Direzione Germania! Il bello è che sento che è assolutamente il posto in cui devo andare, ma le mie basi di tedesco sono: danke, bitte, guten tag, keine gegenstaende aus der fenster werfen (non gettare oggetti dal finestrino, la so perchè quando ci sono frasi scritte in più lingue mi diverto a leggerle in tutte le lingue! E questa c’è sui treni). Perciò mi sono attrezzata: lezioni private 1:1 per migliorare l’efficienza, libro di testo, libro di grammatica, libro con audio, dialoghi e supertavola riassuntiva della grammatica, vocabolario illustrato. Tanto studio e tanta pazienza! Credo di aver già ripetuto 12 volte gli articoli, i verbi al presente e gli ausiliari, per non parlare di tutti i dialoghi possibili che iniziano da “come stai?” o “da dove vieni?”. Ora procedo col resto. E’ strano pensare che ogni parola per dire ogni cosa la devo imparare da zero, ma così funziona e così mi serve per partire.

Quando leggevo sui giornali di persone che dicevano “non ne posso più per questo e quest’altro motivo” e quindi parto “con questa e quest’altra motivazione” mi chiedevo se era veramente così, ed è così. Sono arrivata a un limite, a un punto di non ritorno, per cui non sopporto più niente delle cose che non funzionano di qua, e voglio partire con la speranza (dalle informazioni dirette che ho direi la certezza) di trovare di meglio. Ogni volta che c’è un disservizio, o qualcosa che non funziona, o che leggo i giornali la prima cosa che penso è “faccio proprio bene a voler andare via” e la seconda è una sensazione di distacco, come se queste schifezze non mi appartenessero più. Io sono già distaccata, sono già da un’altra parte, non posso più far sì che i problemi di questo stato diventino miei problemi.

E per fortuna che non ho la tv! Ah, a tal proposito, spegnete la tv. Io la campagna per spegnere la tv l’ho già fatta. Vi accorgerete di essere più liberi, con taaanto tempo in più per dedicarvi alle cose che vi piacciono o anche per oziare con gioia, e molta meno bile da smaltire. (Written by colecisti e coledoco che ci tengono al copyright).

Credo che una volta si parlava di fuga di cervelli, ora è più corretto parlare di fuga di persone, perchè qui non si fugge solo perchè non consentono di utilizzare il cervello, ma perchè questo paese non offre prospettive di nessun genere e tipo. Ho iniziato ad appassionarmi di politica a 12 anni e in questi 15 anni nulla è cambiato, anzi direi che le cose sono peggiorate sotto ogni punto di vista. La crisi è ovviamente reale ma è una scusa che utilizzano per giustificare ogni nefandezza, ogni abuso di potere, ogni riduzione dei diritti dell’individuo.

Noi giovani o abbiamo famiglie in grado di comprare una casa, garantire per un mutuo, aiutare per tenere i nipotini, oppure non c’è alcuna possibilità per chi è fuori casa e si paga l’affitto| di costruirsi un futuro stabile.

Infatti, siccome ormai il degrado socio/politico/economico colpisce anche i medici e in generale i lavoratori del servizio sanitario, gli scenari possibili per me finita la specialità sono:

1) imbucarmi in un dottorato dove mi pagano 1000 euro al mese senza comunque la possibilità di proporre alcun progetto. Della serie parcheggio fila A posto 4 settore viola.

2) cercare contrattini schifosi, senza diritti e di 6 mesi in 6 mesi presso case di cura private

3) cercare di lavorare in un ospedale di provincia lontano da ogni cosa sempre con “borse di studio” o da libero-professionista, pur avendo tutti gli oneri di un dipendente.

Ci sono altre opzioni, ma il concetto è che finirò l’iter formativo a 30 anni dopo aver fatto ogni passaggio in pari e rispettando i tempi e dovrò ricominciare da capo, con una stabilità che potrà arrivare forse e dico forse a 40 anni! Ma che poi, a me la stabilità non servirebbe neanche niente, io vorrei costruire la mia vita sulla base di progetti, per cui ad esempio per 3 anni mi dedico a un progetto, per 2 a un altro, per 5 a un altro ancora. Figuriamoci se qui è possibile! Quindi la stabilità è l’unica sana alternativa a questo sistema che mi corrisponderebbe totalmente.

Ah, quarta opzione: partecipare a concorsi probabilmente truccati (che comunque adesso sono bloccati) tanto per partecipare. Pagare marche da bollo, mille cose burocratiche compresa la dichiarazione della fedina penale pulita, che un medico deve giustamente avere ma un politico no, studiare cose inutili per l’ennesima volta, scrivere fiumi di parole nella speranza di un posto che difficilmente arriverà!

Quindi imparare da zero una lingua mi sembra operazione più facile di ognuna di queste quattro possibilità! Sento che là potrò trovare la tranquillità donata dalla realizzazione professionale, e questo è il più grande regalo che posso farmi.

Ecco, non sapevo se scrivere perchè il progetto è ancora in fase di costruzione, appena iniziato, è tutto da vedere, da imparare e da scoprire, ci sono tanti rischi. Ma andrà tutto bene! Ogni tanto me lo ripeto stile mantra. Scrivo per condividere questa scelta di vita, e anche perchè forse può essere utile per qualcuno conoscere il processo e i passaggi prima di partire, perchè tutti raccontano cosa avviene nel paese in cui si arriva, difficilmente si legge cosa succede prima.

Quello che è certo è non parto per la disperazione, parto proprio perchè ho la speranza che le cose possano cambiare.

Vi aggiornerò!





Big Pharma, accuse di corruzione “Pagano tangenti anche in Italia”

6 10 2010

Big Pharma, accuse di corruzione "Pagano tangenti anche in Italia"

NEW YORK – Pagavano governanti, medici, agenti di commercio. Pagavano e forse continuano a pagare ancora per vedersi autorizzare un farmaco, riuscire a fare approvare una medicina, costringere a scegliere un prodotto invece di un altro. Le pratiche della malasanità, si sa, non sono confinate negli angusti confini d’Italia. Ma in Italia possono avere trovato terreno sicuramente fertile i boss di Big Pharma a cui adesso l’amministrazione degli Stati Uniti sta finalmente cominciando a presentare il conto.

Dalla Merck alla Bristol-Myers Squibb, dalla GlaxoSmithKline all’AstraZeneca i grandi nomi dell’industria farmaceutica per una volta ci sono tutti nell’inchiesta del Dipartimento di giustizia e della Sec, la Consob americana. Obiettivo: scoprire se e come le Quattro Sorelle dei farmaci ungevano i governi di mezzo mondo per inondare il mercato con i loro prodotti.

L’inchiesta è davvero globale. Tra i paesi sotto esame ci sarebbero Brasile, Cina, Germania, Polonia, Russia, perfino Arabia Saudita. E l’Italia, appunto. I contenuti del blitz rivelato dal “Wall Street Journal” non sono noti e al momento non è ancora chiaro a che livello nei vari paesi si sia spinta la corruzione. Ma l’indagine individua almeno quattro tipi di possibili violazioni. Mazzette ai medici dipendenti dal governo per spingerli a comprare farmaci. Pagamento agli agenti di commercio di “commissioni” da passare a medici dipendenti dai governi. Mazzette a cliniche e ospedali per spingere l’acquisto di farmaci particolari. Mazzette ai politici e alle commissioni sanitarie per far approvare l’uso dei farmaci.

L’indagine per ora non ha nessun aspetto penale ma gli investigatori non escludono di aprire nuovi fascicoli. Il governo si è mosso sulla base di una legge del 1977 che vieta alle compagnie quotate in Borsa negli Usa (ecco quindi l’intervento congiunto della Sec) di pagare funzionari degli altri paesi per fare business: è il cosiddetto Foreign Corrupt Pratices Act. Ma un’inchiesta potrebbe conseguentemente essere stata aperta anche nei paesi coinvolti in queste contrattazioni: e quindi anche in Italia.

Le compagnie sotto accusa hanno ricevuto una lettera del Dipartimento di Giustizia che chiede di giustificare i movimenti di denaro. Gli uomini di Big Pharma replicano che stanno già collaborando. Ma è fuori di dubbio che la mossa rientra nella battaglia con cui il governo di Barack Obama, già odiato dalle grandi compagnie per la riforma sanitaria che cancella decenni di privilegi e sprechi, ha promesso di fare pulizia di certe pratiche. Qualche tempo fa un’indagine simile ha portato alla luce i metodi di corruzione per la vendita in mezzo mondo di apparecchi medici. E nello sforzo di moralizzazione i funzionari Usa minacciano di passare alla denuncia degli stessi manager invece che delle sole aziende.

L’industria farmaceutica è particolarmente esposta ala tentazione delle mazzette internazionali, spiegano gli esperti, perché a differenza che negli Usa all’estero – come in Italia – i governi hanno molta più voce in capitolo nella regolazione dei farmaci. Il giro d’affari della corruzione, invece, non è ancora stato quantificato. Ma basta considerare che il business di Big Pharma all’estero è un terzo del suo totale: più di 103 miliardi di dollari.

Di ANGELO AQUARO – Repubblica.it





E dopo questo

25 09 2010

Io voterò per lui

– credo –





Sim Sala Bin

5 09 2010

Oh popolo blu abracadabradù “Il PDL non c’è più”





Ciao!

27 07 2010

Non so quanto tempo è che non scrivo. O meglio, che non scrivo sul blog.

Nel frattempo ho scritto la tesi, qualche articolo, qualche biglietto d’auguri, i cartelloni per gli amici laureati.

Non ho più tempo per scrivere sul blog, non ho più voglia di commentare e di spettegolare su quel che sta succedendo. Qualche anno fa ero convinta che con l’impegno sociale si potesse cambiare qualcosa, per cui mi ero data da fare come potevo, mi informavo su qualsiasi cosa d’attualità, aderivo alle iniziative varie, partecipavo.

Adesso ho capito che è tutta una perdita di risorse ed energie, che comunque siamo in balia dei soliti ignoti inutili che diventano noti solo quando sono indagati per qualcosa, sui capi d’imputazione c’è l’imbarazzo della scelta. Posso fare quel che voglio, ma il mondo ha una sua stabilità da mantenere, e un baricentro che non dipende certo da me. Paradossalmente mi sono accorta che con una vita politicamente attiva disperdevo forze, energie ed efficacia, per cui per me era diventato oltre che inutile anche dannoso.

Il modo che ho io per aiutare gli altri è quello di fare il medico, perciò non posso farmi distrarre da un branco di puttanieri, non posso cercare di cambiare la politica perchè tanto non cambia. Posso cercare di usare il mio tempo per imparare sempre concetti nuovi, per migliorare la consapevolezza di quelli che ho già, per essere un bravo medico. Così posso aiutare gli altri. Se mi informo, se partecipo alle iniziative, chi aiuto? I giornalisti, se va bene. Nessuno, se va male.

Non riesco più a scrivere qui perchè non ho più tempo, non ho voglia di usare le dita per commentare nefandezze, non riesco più a ridere della nostra situazione. L’unico modo per mantenere il distacco da questa tragica coincidenza di eventi negativi è non guardare la tv, non comprare i prodotti che vanno in voga con la pubblicità (tipo tutte quelle schifezze culinarie col packaging sempre nuovo), ma comprare semplicemente in base a quel che mi serve o alle voglie che ho sul momento. Non ho mai comprato un gran soleil o un dentifricio scintillante all’arancia perchè non ne sento il bisogno, non prenderò certo il decoder per il digitale terrestre, promosso da Berlusconi per facilitare l’azienda del fratello, sottraendo soldi dai contributi per le pensioni.

Da palesemente ottimista adesso sono diventata cautamente ottimista. E sono ottimista perchè penso che in ogni caso, qualunque sarà l’evoluzione degli eventi politici, io troverò la mia strada e potrò essere felice. Se tutti pensassimo solo alla nostra felicità non consentiremmo di farci trattare in questo modo indecoroso.

In pratica, questo naturalmente non è un addio, è un arrivederci. Quando ci saranno cose migliori da scrivere, quando avrò tempo, quando avrò voglia, quando per me tornerà un piacere tornerò qui!

A voi buona vita intanto, non prendetevi carico delle schifezze, perchè non potete farle scomparire e vi sporcherete inutilmente, state felici!





Per una notte la RAI

25 03 2010

Sono appena tornata da piazza Azzarita a Bologna, sede del famoso Paladozza. Ovviamente non sono riuscita a entrare, ma mi sono goduta la visione dal maxischermo in piazza. Eravamo in tantissimi, ed era la prima volta in cui nessuno aveva una bandiera partitica in mano. Tutti tranquilli, ovviamente, ma questo non è neanche da dire, dato che pare scontato sottolineare la placidità della gente che va a guardare il cinema in piazza.

Ho notato che sono un pò reticente nei confronti della piazza che applaude a tutti i costi, mi sembra sempre lo stesso problema della massa che segue il leader di turno. Devo dire che all’inizio ero un pò circospetta, ma poi ho notato che quella piazza non ha mai applaudito tanto per, eravamo tutti in ascolto, tutti ben consapevoli. Tutta gente normale andata li per guardare una trasmissione in compagnia, per godere di quel servizio pubblico che ci hanno tolto, con la libertà di chiacchierare tra amici come si fa ogni volta che si esce o che si guarda la tv insieme.

(Tra l’altro il bello è che fondamentalmente pago il canone per l’informazione e per lo sport. Considerando che l’informazione è praticamente annullata e che grazie alle tv satellitari ormai anche le olimpiadi hanno i tempi contati, posso ritenermi un’abbonata abbastanza insoddisfatta! Stasera ho scioperato come gli altri abbonati rai e sono soddisfatta)

E’ stato assolutamente allarmante l’inizio, in cui hanno mostrato alcune analogie tra il fascismo e l’attuale era “democratica”, e poi Santoro ha fatto un appello accorato a Napolitano. Poi tutto è cominciato normalmente, quasi nell’auspicio che si proseguisse con una normale puntata di annozero.

Mi è piaciuta molto l’unione dei giornalisti, finalmente sembrano d’accordo sulla difesa della libertà d’informazione, cioè sulla difesa del loro lavoro. Tutti parlano non più in toni molto pacati, ma dicono le cose come stanno, era anche ora. Anche Floris sembrava un leone, non me lo aspettavo! Ognuno ha utilizzato il suo linguaggio, il suo modo di parlare, ha analizzato la situazione dal suo punto di vista, in modo pienamente libero, ma si percepiva l’unione d’intenti.

Se devo dire i migliori, ovviamente Travaglio, ma soprattutto Luttazzi. Lui si è sentito finalmente alla RAI, ha fatto un pezzo veramente divertente, satira pura che avevo sentito in teatro ma che non mi aspettavo di poter ascoltare in rai. Dopo 8 anni è successo, già questo è buon segno! La sua battuta più fantastica: “Minzolini, no come si chiavama quell’altro? Masi, e quell’altro? Berlusconi, hanno fatto un uso criminoso della tv pubblica. Erano 8 anni che aspettavo di dirlo…” Detta da lui è stata veramente fantastica!

Mi divertirò nei prossimi giorni a fare una stima dei partecipanti in piazza, utilizzando il sistema della questura. Ah, ho verificato che effettivamente la stima delle 4 persone per metro quadro è più che ragionevole, per stare in 5-6 bisogna impersonare le sardine. Intanto Santoro ha parlato di 120000 accessi unici contemporanei dal sito raiperunanotte.it, e repubblica.it ha segnato 60000 accessi, che hanno saturato lo streaming.





Il calderone politico italiano: ovvero “son dilettante, mi distraggo, ma recupero con un decreto a(due) personam”

6 03 2010

Quello che sta succedendo in questi giorni va oltre ogni immaginario, siamo proprio alla realtà che supera la fantasia.

Abbiamo assistito in queste settimane a fior di dichiarazioni e di interviste perchè il governo si è messo in testa di vietare (o ostacolare fortemente, diciamo, per evitare di spiazzare i cittadini ormai abituati alla lingua di Orwell) i programmi di approfondimento politico, a favore delle tribune politiche, che però non sono state istituite. Tutto ciò ha portato Vespa, aggredito probabilmente da una secchionite, ad accusare Santoro, con questa precisa motivazione: “se anche tu facessi il cagnolino scodinzolatore non ci sarebbero questi problemi”. Tutto questo interesse improvviso  ha portato a pensare che per il pdl le regionali fossero un appuntamento troppo importante, nel quale riversare il massimo delle attenzioni. E invece no. Troppo preoccupati a vincere di brutto come al solito, (tra l’altro, forse non si sono resi ancora conto che hanno di fronte il PD, non è il caso di fare fatiche inutili!), si sono solo dimenticati di raccogliere le firme in tempo e di presentare entro i limiti imposti ovviamente dalla legge le liste! Tutto ciò è accaduto in due regioni assolutamente inutili cioè Lazio e Lombardia.

Nel Lazio è toccato alla Polverini (tra l’altro, siccome era lei la candidata, non se ne poteva accorgere da sola? Di solito quando comincio a preparare un esame all’università mi informo sul periodo in cui ci si può iscrivere, mi sembra una cosa abbastanza banale!), la sua candidatura è stata presentata in ritardo. E quindi non vale.

In Lombardia invece tutto assume connotazioni ancor più grottesche, perchè semplicemente per Formigoni hanno votato alcuni morti, ci sono alcune firme false probabilmente provenienti dalla mano della famiglia Adams, e altre varie ed eventuali. E così un deputato radicale di 28 anni, dopo la semplice intuizione di andare a controllare, certo che anche Superman avrebbe fatto fatica a raccogliere tutte quelle firme in tre giorni, ha scoperto tutto. E quindi anche in Lombardia, altra regione inutile, per nulla strategica, e poco popolata, è saltato il candidato. Che tra l’altro non poteva ripresentarsi per sovrannumero di mandati. Ma dato che abbiamo un presidente del consiglio ormai in carica da quindici anni che non si poteva neanche sognare di farlo per via di una legge del 1954 che impedisce ai soggetti privati esercenti di grosse concessioni pubbliche (leggi: Mediaset) di avere funzioni governative, dovevamo aspettarcelo.

Insomma, già ci pregustavamo la vittoria della legge su questi dilettanti, eravamo pronti ad abbrustolire i mashmallows, quando è arrivato il colpo di scena. Di venerdì, per giunta, come se tutti fossimo preparati a sorbirci la penitenza quaresimale. Hanno approvato un decreto “interpretativo”, della serie vedetela come volete sta di fatto che comandiamo noi nel disprezzo delle più basilari regole come al solito.

Un decreto con due punti fondamentali: la possibilità di presentare la Polverini lunedì dalle 08 alle 16 (state attenti a non prolungare il caffè del dopo-pranzo!), e l’altro che interviene sui timbri per Formigoni. Come non si sa. Chiameranno i RIS di Parma? Andranno di scolorina? Sono aperte le interpretazioni, appunto.

Il comunicato finale del Pdl chiarisce: “Ribadita e sottolineata la necessità di assicurare il pieno esercizio dei diritti di elettorato passivo e attivo, il consiglio ha condiviso l’esigenza di garantire i valori fondamentali della coesione sociale, presupposto di un ordinato svolgimento delle competizioni elettorali”.

“Competizioni elettorali”: Ti piace vincere facile?

Mi piace molto la differenza tra elettorato attivo e passivo. Il passivo lo prende da dietro ma non gli piace?

Ovviamente non posso commentare il resto, perchè mi sembra basilare che per difendere il loro elettorato bastava fare le cose regolarmente, ma forse ormai si sono dimenticati come si fa.

E Napolitano? Napolitano ha dato il nulla osta! Forse gli hanno comunicato del decreto mentre si stava mettendo la vestaglia della sera.

E le opposizioni? Le opposizioni insorgono! Ahahahah. Faranno una manifestazione a settembre.





La “cricca di banditi”

13 02 2010

Da repubblica.it

Il 6 aprile, in una conversazione tra gli imprenditori Francesco Maria De Vito Piscicelli, direttore tecnico dell’impresa Opere pubbliche e ambiente Spa di Roma, associata al consorzio Novus di Napoli e il cognato Gagliardi si capisce che c’è attesa per le mosse di Balducci sugli appalti:

“Alla Ferratella occupati di sta roba del terremoto perché qui bisogna partire in quarta subito, non è che c’è un terremoto al giorno”.

“Lo so”, e ride.

“Per carità, poveracci”.

“Va buò”.

“Io stamattina ridevo alle tre e mezzo dentro al letto”.

Ecco, io avrei un’idea, trasformerei il nome di questa banda Bassotti da “La cricca di banditi” a “La manica di stronzi”. Oltre a tutti i milioni di euro buttati, oltre ai cittadini aquilani barbaramente offesi e rimasti perlopiù senza casa, questi ridono per un evento in cui ci sono state centinaia di morti. Io li condannerei per trent’anni a guardare negli occhi uno per uno i parenti delle vittime. Perchè questa non è solo corruzione, è anche il totale disprezzo per l’umanità. Questa è una cosa da paese del terzo mondo, dove si fanno le guerre civili per accaparrarsi le materie prime.

(Qui c’è un altro articolo del Corriere)





Guarda guarda guarda il bel ministro indaffarato…

8 01 2010

Brunetta: “Modificheremo la Costituzione a partire dal primo articolo”

…Ma prima dateci il tempo di leggerla!





Chissà

13 12 2009

Sono veramente arrivata al limite.

Ho scritto sul blog del PD, vediamo cosa succede. Secondo me niente, ma almeno mi sono sfogata sul blog di quella scempiaggine di partito. Vi riporto il mio commento:

Scusate per il commento fuori tema, so che non è corretto, ma veramente non ce la faccio più.
Io sarei una vostra elettrice, lo ero, ma a questo punto sarò costretta ad astenermi. Non è possibile, sono anni che non provate a cambiare le cose, che usate parole vuote, che non siete incisivi, che non fate neanche corsi di comunicazione.
Non è possibile che non abbiate detto quasi niente sul processo Mills, sulle escort candidate, sulla totale distruzione dell’informazione rai, sull’attacco continuo di Berlusconi a qualsiasi istituzione che non gli si prostri in ginocchio. L’avete detto? Beh, non siete stati abbastanza ficcanti, dove capire come diventarlo. Non vi hanno lasciato esprimere? E chi deve risolvere il conflitto d’interessi e la conseguente lottizzazione dei media?
E’ indecente che da anni non aderiate a nessuna manifestazione di piazza invocata dalle persone comuni, come se foste superiori. Superiori a cosa? Il vostro dovere dovrebbe essere quello di vincere le elezioni per governare il paese con la fiducia di chi vi vota, e invece sono anni che non ci provate neanche. Siamo di fronte a una situazione ormai cronica caratterizzata dallo spazio tv concesso soprattutto ai sostenitori di Berlusconi e a lui stesso, e voi non riuscite a sfruttare neanche quel poco che avete. Com’è possibile? Ogni professionista si forma e continua a farlo lungo tutta la sua carriera per migliorare…Non avete capito che sono anni che tutti i vostri oppositori politici utilizzano tecniche di comunicazione ben precise? Almeno imparate ad utilizzarle anche voi, chissà che facendovi un pò di pubblicità non ricominciate ad avere qualche idea precisa e utile per tutti!

Dite che con l’antiberlusconismo non si va da nessuna parte, beh voi dovreste ringraziare la gente che è schifata dal disprezzo per il nostro paese da parte dell’attuale premier, perchè senza quello che voi chiamate antiberlusconismo, che non è altro che la difesa della democrazia che ormai non c’è più, non avreste neanche quei pochi voti che vi rimangono.